Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliÈ Patrick Tuttofuoco con l’opera «Ex-stasis» il vincitore della call artistica «LIFE ART al Teatro Borsoni. Energia creativa per Brescia. La Tua Città Europea», promossa da Centro Teatrale Bresciano, in collaborazione con Comune di Brescia e A2A. Curata da Valentina Ciarallo, la call è finalizzata alla realizzazione di un’opera d’arte pubblica permanente nel piazzale antistante al nuovo Teatro Renato Borsoni, che è stato inaugurato lo scorso settembre nell’ambito del grande progetto di rigenerazione urbana dell’ex-area industriale di via Milano. «Siamo fermamente convinti che l’arte, e in particolar modo il Teatro, rappresenti un elemento fondamentale per il territorio, fornendo ispirazione e supporto all’identità e all’economia locali. Questo progetto, che combina energia creativa e partecipazione sociale, riflette il nostro impegno nel promuovere una rigenerazione urbana che sia anche culturale», spiega Roberto Tasca, presidente di A2A. «Con questo lavoro Patrick Tuttofuoco contribuisce a valorizzare uno spazio molto significativo per la comunità. Il teatro è luogo di incontro, ascolto e osservazione. Ex-stasis ne amplifica l’energia con il suo aspetto vibrante. Sarà l’opera di tutti e per tutti, elemento catalizzatore di confronto, trasformazione e curiosità, dove ognuno potrà riconoscersi individualmente e collettivamente, proiettandosi in nuove visioni future», spiega Valentina Ciarallo.

Patrick Tuttofuoco, Ex-stasis, render

Patrick Tuttofuoco, Ex-stasis, render
Estasi e catarsi, due concetti fondamentali per l’arte e per il teatro, si incontrano dunque in un luogo simbolo della rinascita culturale di Brescia, lavorando insieme per creare un’esperienza profonda e trasformativa attraverso cui il pubblico non solo assiste a una storia, ma vive un viaggio emotivo volto a una maggiore comprensione di sé e della condizione umana. «Un’installazione attrattiva in cui riflettersi, proprio come succede con le rappresentazioni teatrali. Siamo certi che Ex-Stasis attirerà il pubblico che ama l’arte e la cultura, anche quello che magari non si è ancora avvicinato al nostro nuovo affascinante teatro, contribuendo a creare nuovi spettatori», spiega Camilla Baresani Varini, Presidente del CTB.
La scultura consiste in una superficie concava multicolore che accoglie ospiti e passanti: l’interno, specchiante, ingloba il riflesso di tutto ciò che vi si affaccia, simboleggiando accoglienza e superamento di barriere architettoniche e sociali. La base dell’opera funziona da seduta, rendendo l’oggetto artistico un dispositivo di aggregazione e socialità. L’opera si ispira al concetto neoplatonico di estasi (ex-stasi, essere fuori), un’esperienza di elevazione spirituale in cui l’anima si distacca dalla realtà materiale per ricongiungersi all’unità originaria rappresentata qui dallo specchio, ove convergono la riflessione e l’introspezione, la divisione e la moltiplicazione delle idee, delle percezioni e dei punti di vista. «Un riflesso dell’Uno nel molteplice: l’estasi come slancio oltre la ragione, dove individuo e città si riconoscono fuori dal tempo. In dialogo con il teatro e radicata nel tessuto di Brescia, l’opera si offre come soglia riflettente tra scena e vissuto, cucitura simbolica in un quartiere che è crocevia di storie, presenze e trasformazioni. Brescia è una città alla quale sono legato, che accoglie l’arte con autenticità, dove il dialogo tra spazio urbano e creatività si fa profondo. Qui la mia opera ha trovato ascolto, curiosità, entusiasmo. E certe connessioni vanno coltivate, come un discorso che non si è ancora concluso», conclude Patrick Tuttofuoco.
Milanese, classe 1974, l’artista vincitore non è nuovo ai bresciani, che già lo conoscono per «Gothic Minerva», installazione luminosa che dal 2016 abita la Stazione di San Faustino della Metropolitana. Selezionato tra 146 candidature, con posa e inaugurazione dell’opera prevista il prossimo settembre, il progetto vincitore di Tuttofuoco sarà in mostra al Mo.Ca dal 16 aprile all’11 maggio insieme ad altre 26 proposte pervenute.

Patrick Tuttofuoco
Altri articoli dell'autore
Le etichette di Pascale Marthine Tayou realizzate per la 17ma Vendemmia d’Artista di Ornellaia (2022) finanzieranno restauro e conservazione di alcune opere della Fondazione Guggenheim a New York
La Fondazione Federico II porta oltre 190 scatti al Palazzo Reale di Palermo per raccontare lo sguardo ironico, umano e universale di uno dei più grandi autori della fotografia del Novecento, presidente per tre mandati di Magnum Photos
Misura 232x352 cm, ha frammenti di metallo e schegge di legno conficcati nel tessuto, una stima di 500-800mila sterline ed è il top lot della Exceptional Sale di Christie’s in programma l’1 luglio per la Classic Week di Londra
Risalirebbe al XVII secolo e sposterebbe l’invenzione del gioco dall’Inghilterra alla Scozia. La scoperta è stata comunicata dal team dell’Archaeology Scotland guidato da Ged O’Brien, fondatore dello Scottish Football Museum di Glasgow. La vicenda si inserisce in un rapporto secolare che lega calcio, arte e archeologia e che in anni recenti ha conquistato anche il mercato delle aste